Approccio olistico in agricoltura: cosa significa?

In un quadro generale di attenzione verso l’ambiente e di conservazione delle risorse di cui disponiamo è necessario valutare attentamente anche l’approccio del settore agricolo.

Per lungo tempo si è dato spazio a tecniche che ci stanno restituendo suoli impoveriti delle loro qualità nutritive, deprivati di caratteristiche intrinseche e microbiologiche fondamentali per far crescere colture sane per la salute dell’uomo e in armonia con l’ambiente.

Quello che sarebbe auspicabile è un effettivo cambio di rotta, che in parte è già in atto, dove l’accento si pone sulla qualità del suolo, puntando a una sua rigenerazione.

In quest’ottica un approccio olistico applicato all’agricoltura è la strada da intraprendere per una transizione consapevole.

Cos’è un approccio olistico e cosa vuol dire applicarlo nel settore agricolo

La parola “olistico” deriva la sua etimologia del greco “holos” che significa “il tutto”, un concetto che può sembrare vago ma che analizzato attentamente indica qualcosa di molto preciso: il valutare una situazione o una condizione tenendo conto di tutti i fattori che concorrono a influenzarla, come – per fare un esempio pratico – prendere in esame un organismo nella sua totalità e non solo le singole parti che lo compongono.

Fatta questa doverosa spiegazione è possibile capire come un approccio così onnicomprensivo sia l’ideale anche in campo agricolo, perché permette di approcciare i singoli problemi prendendo in considerazione non solo gli effetti, ma anche le cause che hanno determinato uno specifico scenario.

Facciamo un esempio pratico: come comportarsi di fronte a un ingiallimento fogliare utilizzando un approccio olistico? Nell’immediato possiamo distribuire prodotti a base di ferro che possono risolvere il problema, ma quello che otteniamo è solo un effetto momentaneo. Seguendo un approccio olistico dovremmo indagare le cause di questo fenomeno e dedicarci a porre rimedio al problema che emerge in fase di analisi, che potrebbe essere una disfunzionalità di assorbimento dovuto a un deperimento delle radici della pianta, eccesso di acqua, poco ossigeno nel terreno, oppure altro.

Ovviamente parliamo di un approccio che richiede conoscenze approfondite e pazienza, non abbiamo davanti una scorciatoia ma un sentiero lungo da percorrere, che però può significare la risoluzione profonda del problema.

In cosa consiste l’approccio olistico e in cosa si differenzia da quanto fatto finora

L’approccio olistico si basa su due concetti cardine:

  • Lavorare alla problematica agricola che emersa;
  • analizzare nell’interezza la problematica e lavorare per rimuoverne le cause.

Quello che normalmente fa l’agricoltura tradizionale è utilizzare prodotti specifici per risolvere i problemi ormai visibili che sono emersi, senza indagarne le cause profonde, impiegando magari fertilizzanti oppure prodotti per la difesa di piante e colture come insetticidi, fungicidi o acaricidi.

Nell’agricoltura convenzionale ll suolo viene considerato come un substrato inerte: un fattore così importante tenuto in considerazione in modo estremamente superficiale.

Per decenni questo tipo di agricoltura ha utilizzato prodotti chimici per intervenire solo sui problemi trascurandone le cause alla base, e questo non ha reso un buon servizio ai nostri terreni, perché utilizzando esclusivamente strumenti chimici, oltre a rilasciare sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente, è stato impoverito l’ecosistema suolo e la sua fertilità biologica che ha portato all’attuale vulnerabilità di suoli e piante con perdita di produttività e qualità.

L’approccio olistico spezza questa catena di dipendenza dai prodotti chimici e prende per prima cosa in considerazione il benessere della pianta nella sua interezza, considerando anche l’equilibrio delle radici e quello microbiologico e biochimico del terreno, cercando di ricreare le condizioni ambientali migliori per le colture, tenendo conto anche dei fattori ormai non più ignorabili legati al cambiamento climatico.

I vantaggi di un approccio olistico per il suolo e il nostro pianeta

Il vantaggio dell’utilizzo di un approccio olistico è innegabile: ci si pone finalmente le domande giuste, con l’attenzione rivolta alle cause di quanto sta accadendo al suolo e alle colture, pensando a tutto tondo al benessere della pianta.

Il benessere della pianta nasce quando esiste un ottimo equilibrio tra il suolo e la radice, che deriva dall’equilibrio microbiologico del terreno e che comporta conseguenze estremamente positive sulla salubrità delle colture, sulla bontà e potere nutrizionale dei prodotti alimentari perché “un suolo sano produce cibo sano”.

L’approccio olistico è la visione ampia che permette di far rivivere il suolo, con enormi vantaggi per le colture e per l’agricoltura, per l’ambiente e per la natura e in ultima analisi per il benessere del pianeta.

Citando Franklin Roosevelt “una nazione che distrugge il suo suolo, distrugge sé stessa”: noi lavoriamo per far rivivere il suolo e contrastare quanto più possibile le criticità ambientali che stiamo affronando.

Questa è la filosofia che ci guida da anni. Se ti interessa imparare di più sull’approccio olistico contattaci per maggiori informazioni: siamo a disposizione per offrirti una consulenza attenta e personalizzata.

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